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la Costituzione ride, ma è una cosa seria close

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Tag Archive for: 67

L’intollerabile fascista: Tajani non si candida come Sindaco di Empoli

in News / by Gian Luca Conti
15/03/2019

Il fascismo ha fatto cose buone?

Tajani ha detto qualcosa che è suonato più o meno come il fascismo ha fatto cose buone anche se non possono non essere condannate le leggi razziali e l’omicidio Matteotti. Più o meno nelle stesse ore, il Sindaco di Empoli, che dovrà sfidare fra pochi mesi un politico locale proveniente dalle file di Fratelli di Italia, ha scoperto che Mussolini era stato nominato cittadino onorario anche del suo paese e ha deliberato la revoca di quell’antico provvedimento.

La prima cosa che viene in mente è: che noia!

La seconda è che Tajani, sostanzialmente, ha espresso un giudizio politicamente storico sul fascismo mentre la signora Barnini ha espresso un giudizio morale sul capo responsabile del regime fascista e si tratta di due cose diverse.

La Costituzione condanna il fascismo?

La Costituzione non accetta la possibilità che sia ricostituito il disciolto partito nazionale fascista nella XII disposizione transitoria e finale.

La Repubblica italiana ha tollerato due movimenti politici che avevano molto in comune con le aspirazioni del “disciolto”: il partito dell’Uomo Qualunque di Guglielmo Giannini e il Movimento Sociale Italiano di Michelini ed Almirante, prima, e di Fini, poi, e ha previsto che i capi responsabili del regime fascista potessero essere tenuti lontani dalla vita pubblica solo per un breve periodo di tempo (cinque anni).

La posizione costituzionale sul fascismo è una posizione prudente e ragionevole che considera una realtà di fatto l’esistenza di numerosi fascisti nella società civile di allora e l’adesione – qualunquistamente convinta – della maggior parte degli italiani durante il ventennio al regime fascista.

Gli apoti della congregazione di Prezzolini – coloro che non se la sono fanno dare a bere – quando scrivono la loro costituzione condannano il fascismo ma accettano i fascisti, riconoscendo il bisogno di integrarli nella vita democratica come una necessità costituzionale.

E’ quello che probabilmente avrebbero fatto anche Piero Gobetti e i fratelli Rosselli se fossero sopravvissuti alla politica sanguinaria delle nostre camicie brune.

Il fascismo in Parlamento

Il fascismo non ha amato il Parlamento anche se la Camera dei deputati, durante il ventennio, si era assolutamente invaghita del fascismo, come si conviene a un’assemblea che era eletta attraverso l’adesione da parte degli elettori alle liste precompilate dal Gran Consiglio.

La distanza fra il nostro Parlamento e il modello parlamentare fascista si percepisce bene nel modo di votare le leggi: le leggi fasciste venivano approvate per acclamazione, spesse volte cantando Giovinezza.

Così è stato nel 1938 per le leggi razziali.

Il Parlamento repubblicano “vota”, non acclama: chi acclama si unisce a una folla di cui condivide il sentimento. Il voto, nell’art. 68, Cost., e anche in 67, invece, è il risultato di una opinione che il membro del Parlamento esprime a titolo individuale assumendosi la piena responsabilità politica del proprio voto anche in dissenso dal gruppo al quale appartiene e dal quale può essere espulso.

Per questa ragione, l’art. 64, terzo comma può essere considerato un principio fondamentale e una delle disposizioni più lontane dal fascismo della Costituzione.

Parlare oggi di fascismo e di Mussolini

Parlare oggi di fascismo non può esaurirsi nel dire che ha fatto anche cose buone oltre che quelle orribili che conosciamo tutti. Significa ricordare un parlamento che non conosceva altro modo di esprimersi che l’acclamazione e avvertire, con un certo disagio, che anche la nostra aula, sia al Senato che alla Camera, vede troppo spesso i membri del Parlamento aderire senza alcuno spirito critico alle istruzioni dei loro capigruppo.

Tajani non ha peccato nella sua affermazione, correttamente criticata da chi ha osservato che anche un serial killer magari è stato bravo a scuola. Ha peccato perché non ha considerato l’essenza del fascismo per la Costituzione come un metodo inaccettabile di formazione delle decisioni pubbliche.

Ma anche la Sindaca Pd di Empoli, forse, ha espresso un giudizio un po’ avventato togliendo la cittadinanza onoraria della sua città a Mussolini. Non perché questo sia anacronistico: lo è sicuramente. Ma perché se avesse guardato alla verità di quel provvedimento amministrativo, avrebbe trovato un consiglio comunale e un podestà che, probabilmente per acclamazione, avevano deciso di conferire la massima onorificenza cittadina a quello che allora era il Presidente del Consiglio e, come si è visto, se la Costituzione ha deciso di condannare il fascismo, irrevocabilmente, ha anche deciso di perdonare i fascisti.

Con un coraggio che, oggi, non è generoso dimenticare.

Il comunicato di Pirro

in profstanco / by Gian Luca Conti
12/01/2019

Il comunicato con cui la Corte costituzionale ha dichiarato inammissibile il ricorso proposto dai parlamentari del PD, dal senatore Andrea Marcucci in proprio e quale capogruppo, annuncia una vittoria di Pirro.

La Corte costituzionale si è pronunciata per l’inammissibilità ma ha affermato che i parlamentari possono agire a tutela delle proprie prerogative.

Si è già provato a spiegare perché questo conflitto consiste è l’ultima resa del Parlamento dinanzi all’ultima fortezza.

Due sono le cose che si possono aggiungere. Read more →

Il Conte scosso e la piramide rovesciata

in profstanco / by Gian Luca Conti
23/05/2018

1 – Il Conte scosso è un modo per indicare la posizione, non troppo felice, del prof. Conte che parrebbe avere messo a rischio la propria candidatura a Palazzo Chigi per una opera di cosmesi curriculare che ha ricordato a molti Oscar Giannino.

La piramide rovesciata è una felice espressione per rappresentare simbolicamente gli ultimi movimenti della Costituzione materiale.

Questi movimenti riguardano la posizione del Presidente della Repubblica nel procedimento di formazione del Governo, il ruolo del Presidente del Consiglio dei Ministri nella definizione dell’indirizzo politico e il ruolo del Parlamento nel voto di fiducia.

La premessa è un dato di cronaca: nelle trattative giallo-verdi, il contenuto della mozione di fiducia che il Presidente del Consiglio avrebbe dovuto presentare era stato predeterminato attraverso la stipula di un contratto di governo fra Lega e M5S, le quali si sono presentate al Quirinale anche per indicare il nome del Presidente del Consiglio.

Il Capo dello Stato ha ascoltato senza rilasciare nessuna dichiarazione e consultandosi per il da farsi con i Presidenti dei due rami del Parlamento. Read more →

Chi ha pestato la merda?

in News / by Gian Luca Conti
07/02/2014

de_gregorio

Nel dibattito di ieri in Senato sulla posizione autonomamente assunta dal Presidente Grasso circa la costituzione di parte civile nel processo sulla compravendita del senatore De Gregorio, spicca la dichiarazione di Divina (gruppo Lega Nord): Presidente, Lei ha pestato una merda ed è andato a cercarsela e la risposta di Grasso: Fa niente, porta fortuna…

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Il Senato o il Presidente del Senato?

in News / by Gian Luca Conti
06/02/2014

-

1 – Il Presidente del Senato ha deciso di costituirsi parte civile nel processo in cui si discute della compravendita di alcuni senatori.

Questo il comunicato:

Il Presidente del Senato, Pietro Grasso, dopo aver ascoltato i diversi orientamenti espressi dai componenti del Consiglio di Presidenza, ha dato incarico all’Avvocatura dello Stato di rappresentare il Senato della Repubblica quale parte civile nel processo sulla c.d. “compravendita di senatori” che inizierà il prossimo 11 febbraio presso il Tribunale di Napoli.

Il Presidente ha ritenuto che l’identificazione, prima da parte del Pubblico Ministero poi del Giudice, del Senato della Repubblica italiana quale “persona offesa” di fatti asseritamente avvenuti all’interno del Senato, e comunque relativi alla dignità dell’Istituzione, ponga un ineludibile dovere morale di partecipazione all’accertamento della verità, in base alle regole processuali e seguendo il naturale andamento del dibattimento. Read more →

In pratica e schematicamente (Le conseguenze del terremoto costituzionale per Capaccioli)

in News / by Gian Luca Conti
05/12/2013

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1 – Gli allievi di Capaccioli ricordano che il loro maestro era solito invitarli ad essere pratici. In pratica, quindi gli effetti dell’annullamento della legge elettorale dovrebbero essere i seguenti.

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La manovra finanziaria si apre al rispetto delle prerogative parlamentari: verso una nuova centralità della Quinta Commissione?

in News / by Gian Luca Conti
26/11/2013

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1 – Il Senato si sta avviando a discutere e votare il disegno di legge di stabilità.

Lo deve fare oggi, che è il 26 novembre, perché domani dovrà discutere della decadenza di un senatore eletto nel Molise e non si sa che cosa accadrà dopo.

Questa è l’emergenza politica.

Sempre sul piano politico, Letta aveva presentato più volte la propria legge di stabilità come massimamente aperta al dialogo in sede parlamentare ed era stato oggetto di severe critiche da parte delle forze politiche e sociali che avrebbero voluto una minore apertura al dialogo e una maggiore capacità di imporsi.

Sul piano costituzionale, l’apertura al dialogo apparentemente è stata tutt’altro che reale.

Nei fatti, pare, che la tecnica del maxiemendamento, di cui è stato giustamente detto che rappresenta una sorta di gara a chi riesce a fare peggio dei governi precedenti, sia stata valorizzata oltre ogni ragionevole limite.

Ma questa è solo una impressione a prima lettura. Difatti, sembra possibile sostenere che questa volta il ricorso al voto di fiducia abbia in qualche misura inteso valorizzare le prerogative parlamentari e che il maxiemendamento del Governo Letta sia stato un passo indietro nella rincorsa al peggio che ha caratterizzato questa prassi nella precedente esperienza. Un passo verso il meno peggio, insomma.

Anche se non tutto è ancora perfetto, naturalmente. Read more →

Il fantasma nel marchingegno (a proposito di voto segreto e decadenza di un ex candidato premier)

in News / by Gian Luca Conti
31/10/2013

craxi_berlusconi

1 – Vi è un fantasma dietro la decisione della Giunta del regolamento di ieri, che ha stabilito, con la maggioranza di un solo voto e comunque a maggioranza, il voto palese per la decisione dell’assemblea in punto di convalida della elezione di Silvio Berlusconi. Read more →

Il giorno dopo la marcia su Roma (a proposito di voto segreto e di voto palese in punto di convalida di una elezione)

in News / by Gian Luca Conti
21/10/2013

Seduta-della-Camera-dei-Deputati-alla-presenza-del-Re

1 – La materia è incandescente sul piano politico, ma anche molto delicata dal punto di vista costituzionale.

Si tratta di decidere se il voto sulla relazione della Giunta delle elezioni e della autorizzazioni a procedere del Senato debba essere espresso a scrutinio palese o segreto. Read more →

Il giudizio sull’incandidabilità sopravvenuta di Belusconi è un giudizio politico? Per un tentativo di risposta a partire dalla celeberrima polemica sul “custode della costituzione”

in News / by Andrea Cardone
22/08/2013

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Condivido gran parte delle affermazioni di Gian Luca Conti e di Carlo Fusaro. La circostanza non mi desta particolare meraviglia perchè la “consuetudine dialettica” di cui entrambi mi onorano da anni ha fatto ormai maturare la consapevolezza di un orizzonte comune. C’è, però, un aspetto della questione di cui in prima battuta non mi sono sentito completamente convinto e, siccome ha poco senso discutere delle cose su cui si è d’accordo, almeno così mi è sempre parso, di questo – e soltanto di questo – vorrei provare a ragionare un po’.

Mi riferisco alla natura del giudizio che il Senato sarà chiamato ad esprimere sull’incandidabilità sopravvenuta dell’On. Berlusconi ed alle pretese regolative che il diritto costituzionale e la sua scienza possono (devono?) avanzare in proposito.

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