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la Costituzione ride, ma è una cosa seria close

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Author Archive for: profstanco

Univocità referendaria e voto finale: intorno a un equivoco

in profstanco / by Gian Luca Conti
12/11/2016

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Uno dei maggiori equivoci intorno al voto del 4 dicembre riguarda il suo significato.

Si dice che non è giusto chiamare il popolo ad esprimersi su di una riforma che riguarda un numero importante di articoli della Costituzione perché il cittadino elettore potrebbe essere d’accordo su alcune di queste modifiche e contrario ad altre, con la conseguenza che chi vorrebbe dire Si alla modifica del Senato e No alla clausola di supremazia per le leggi statali è costretto ad accettare un compromesso.

Si dice che questo compromesso non è coerente con la logica referendaria che impone un quesito rispetto al quale sia possibile una risposta univoca: Si o No, senza Se e senza Ma.

Si ricorda la giurisprudenza costituzionale sull’art. 75, Cost. e, in particolare, il suo sviluppo a partire da Corte cost. 16/78.

Sono affermazioni acutamente strumentali.

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Applicare l’Italicum alle elezioni amministrative di Roma e Torino

in Senza categoria / by Gian Luca Conti
20/06/2016

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Anche in queste elezioni amministrative, la capacità propulsiva del Movimento 5 Stelle al secondo turno è formidabile.

Difficilmente, il Movimento 5 Stelle riesce a vincere al primo turno ma se riesce a ottenere il ballottaggio ha la forza elettorale di un terremoto per gli altri partiti.

Il ragionamento politico sembra abbastanza semplice: la politica del dopo Prima Repubblica si è fortemente orientata su schieramenti contrapposti. Il centro destra di Berlusconi e il centro sinistra di Prodi, Bersani, Renzi. Difficilmente l’elettore di uno dei due schieramenti accetta di votare per l’altro schieramento e, in caso di ballottaggio, vota per il Movimento 5 Stelle che è comunque “contro”. Read more →

Che cosa è un diritto fondamentale (Cassino, 10-11 giugno 2016)?

in Senza categoria / by Gian Luca Conti
11/06/2016

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I diritti fondamentali vivono in due diverse dimensioni. Da una parte, sono diritti all’autonomia, pretese alla non interferenza nell’autonomia dell’individuo. Dall’altra parte, sono strumenti con cui lo Stato concorre allo sviluppo della personalità dell’individuo. Gli uni si declinano negativamente, gli altri si realizzano positivamente. O meglio consistono di prestazioni e interventi in cui la persona non è autosufficiente.

Forse questa, semplificando molto, è la distanza fra la dimensione negativa e la dimensione positiva dei diritti fondamentali: nella dimensione negativa, ciascuno ha bisogno solo di essere lasciato in pace perché la sua felicità – la realizzazione della sua persona – dipende solo da lui. Nella dimensione positiva, invece, l’individuo non è autosufficiente e ha bisogno di essere aiutato per realizzare la sua persona.

La libertà di domicilio vive della dimensione negativa perché la sua garanzia consiste solamente del consentire a ogni individuo di proiettare la propria personalità nello spazio senza subire il condizionamento della soggezione a possibili e improvvise intrusioni.

Il diritto alla salute vive della dimensione positiva perché la pretesa dell’individuo è il soccorso dello Stato per fare fronte a uno stato di bisogno: la malattia.

Le due dimensioni però sono strettamente collegate perché tutte le situazioni soggettive che si sono tradizionalmente considerate come libertà negative, in realtà diventano effettive solo nella misura in cui l’individuo non considera lo Stato come il gendarme della sua autosufficienza e lo Stato cerca di costruire il contesto dell’autosufficienza individuale perché la stessa sia effettivamente il luogo di realizzazione dell’individuo come persona.

Lo stesso ragionamento vale anche per le libertà positive: il bisogno del soccorso statale dialoga con il principio di autodeterminazione individuale ed è asservito a questo. Si ha diritto alle cure che si sono chieste, non a quelle che si ha paura di ricevere. Si ha diritto all’istruzione che genera cittadini consapevoli dei propri diritti, non a quella che trasforma i bambini in balilla di un futuro strano.

La matrice unitaria delle due dimensioni discende forse dal fatto che la Costituzione è una e che ha un senso solo se viene attuata nel suo complesso, traducendo i valori normativi che porta in direzioni di senso per la realtà in cui vive.

E’ bello parlare così, è anche confortante.

Ma è un ragionare d’altri tempi, perché il ragionare dell’oggi ha a che fare con una realtà che è completamente cambiata dal 1948. Allora i proprietari della realtà, coloro che possono condizionare in qualche modo le libertà – positive e negative – degli individui erano sottoposti al controllo della sovranità statale e quindi all’autorità dei valori costituzionali. Oggi, i proprietari della realtà in cui vivono i cittadini globali e in cui vivono le libertà individuali dei cittadini globali – i signori della rete – sfuggono alla sovranità dei singoli Stati, esistono in un ordinamento che assomiglia molto a quello del mare, quando il mare era mare aperto e l’unico diritto era quello dei corsari.

Di fronte a questi signori, che operano come antichi feudatari, ciascuno pressocchè assolutamente sovrano nell’ambito della propria contea, gli Stati assomigliano alla dissoluzione dell’impero romano e i diritti fondamentali, forse, più che dei ragionamenti dei discorsi di giuristi del ventesimo secolo, hanno bisogno delle lotte dei cittadini del XXI secolo.

La doppia dimensione dei diritti fondamentali

Alcibiade vota al referendum costituzionale?

in profstanco / by Gian Luca Conti
07/06/2016

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La democrazia degli ateniesi è finita con Alcibiade, che, forse, non fu propriamente un despota accecato dalla fame di ricchezza. Alcibiade apparteneva a una delle più importanti famiglie ateniesi, quella degli Alcmeonidi, uno dei suoi antenati era il legislatore Clistene, che aveva scritto la Costituzione Ateniese del VI secolo. Read more →

Le ragioni del NI: il gregge referendario

in profstanco / by Gian Luca Conti
17/05/2016

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La democrazia è anche una questione ovina se il problema è – correttamente – fare in modo che un gregge diventi popolo e il gregge resta gregge se le occasioni di partecipare alla dimensione politica non valgono il suo tempo sia nel senso che è necessario troppo tempo per comprendere gli estremi della questione su cui viene interpellato ad referendum sia nel senso che il tempo che impiega per esercitare il proprio diritto politico è sproporzionato rispetto agli effetti che il cittadino ritiene possano derivare dalla sua manifestazione di volontà. Read more →

Le ragioni del “NI”

in News / by Gian Luca Conti
10/05/2016

Il ministro per i rapporti con il Parlamento dice che chi è contro la riforma della Costituzione proposta dal Governo esprime una posizione identica a quella dei Fratelli d’Italia.

Sarebbe facile rispondere che anche Mussolini prima di diventare fascista è stato socialista e che non per questo essere socialisti – soprattutto allora – è sbagliato.

In ogni caso, la riforma della Costituzione merita una riflessione seria e più pacata di quella che si legge sia da parte di chi ne è l’entusiasta promotore che da parte di chi fanaticamente l’avversa. Read more →

La crisi del Parlamento nelle regole sulla percezione del potere

in News / by Gian Luca Conti
18/01/2016

PRA 2015: Libertà religiosa e libertà di espressione in tempi di crisi

Seminario: La crisi del Parlamento nelle regole sulla percezione del potere – Venerdì, 5 febbraio 2016, ore 9.30 – Pisa, Palazzo alla Giornata, Sala dei Cherubini, Lungarno Pacinotti 43

Mattino: 9.30 Saluti del Direttore. Presentazione del seminario: F. Dal Canto, GL Conti.

10.00 I Sessione, presiede Emanuele Rossi

1) Alcune tendenze della rappresentanza politica nei parlamenti contemporanei (Nicola Lupo, professore di diritto delle assemblee elettive nella Luiss di Roma)

2) Il Parlamento nei suoi canali di comunicazione formali : la governance dei resoconti, del processo verbale, e del cerimoniale (Luigi Ciaurro, Direttore del Servizio prerogative, immunità e contenzioso del Senato della Repubblica)

3) La comunicazione informale del Parlamento fra vecchi e nuovi modelli: il giornalismo parlamentare, il sito internet del Parlamento, i diversi profili della proiezione del Parlamento nella rete (Giorgio Giovannetti, giornalista parlamentare)

4) Le regole sulla percezione del Parlamento del Parlamento e delle sue articolazioni (le assemblee, i Presidenti, le commissioni permanenti, i gruppi parlamentari, l’ufficio parlamentare di bilancio ecc) e gli organi che la gestiscono (Giovanni Rizzoni, Consigliere capo del Servizio relazioni internazionali della Camera dei deputati)

Pomeriggio: 14.30 II Sessione Presiede e conclude Paolo Caretti

5) Dall’architettura alla ux (user experience) del potere. I tools delle democrazie nell’età delle reti: Paolo Barberis (consigliere per l’innovazione del Presidente del Consiglio dei ministri) e Giuseppe Mincolelli (professore di disegno industriale presso il Dipartimento di architettura dell’università di Ferrara)

6) Le altre istituzioni: i mutamenti della Corte nel lavoro sulla sua percezione (le conferenze stampa, i seminari di studio, il sito internet) – Paolo Passaglia (Professore di diritto pubblico comparato nel Dipartimento di giurisprudenza dell’Università di Pisa)

Interventi programmati: E. Albanesi, Divulgazione legislativa e layered approach nella struttura della legge; C. Bertolini, Percepire il Parlamento / riformare la pubblica amministrazione; F. Biondi Dal Monte, Il voto dei parlamentari tra forme di pubblicità e accountability; L. Buffoni, La (auto) rappresentazione dei rappresentanti: dall’aporia della rappresentanza non si esce; C. Bertolini, [tema da definire]; E. Longo, L’impatto di internet sul Parlamento dal punto di vista della funzione legislativa: problemi di comunicazione o di disseminazione?; Marco Lunardelli, La segretezza nel congresso degli Stati Uniti;  B. Malaisi, La percezione del Parlamento attraverso la conoscibilità del suo atto per eccellenza: la legge; Pietro Milazzo, Il Parlamento come pubblica amministrazione? Percorsi della trasparenza come valore democratico nel luogo della rappresentanza politica; Giuseppe Mobilio, Le commissioni parlamentari di inchiesta nell’epoca dei nuovi canali di pubblicazione e informazione; F. Pacini, La legge come strumento di comunicazione: brevi riflessioni dal caso della riforma (“a rate”) della sanità toscana; Massimo Rubechi, I pro e i contro dell’aumento della trasparenza dei lavori nelle commissioni permanenti

Maggioranze disproporzionali e aporie marine

in profstanco / by Gian Luca Conti
30/10/2015

1 – Le dimissioni di Marino da Sindaco e il successivo ritiro delle stesse consentono alcuni appunti sul sistema elettorale degli enti locali e sul modo in cui lo stesso concorre a definire la democrazia locale.

Il punto di partenza di questi appunti è che quando il Sindaco si dimette la clausola simul stabunt simul cadent che determina le contemporanee dimissioni della Giunta e lo scioglimento del Consiglio si giustifica per effetto del premio di maggioranza e della disproporzionalità che lo stesso determina.

Il passaggio successivo del ragionamento si concentra sulle ragioni che giustificano a una maggioranza disproporzionale di revocare la propria fiducia al Sindaco e di determinare nuove elezioni. In questo caso, si vedrà che la disproporzionalità è solo apparente.

L’ultimo passaggio del discorso riguarda la legittimazione della maggioranza disproporzionale a determinare una nuova elezione per mezzo delle contemporanee dimissioni della maggioranza assoluta dei consiglieri comunali. In questo caso, si vedrà che la disproporzionalità è effettiva.

Il completamento del discorso consente di interrogarsi sul rispetto nel sistema che regola le elezioni locali dei principi costituzionali in materia di democrazia elettorale, così come gli stessi sono stati fissati da Corte cost. 1/2014. Read more →

La neutralità è un mito e i principi sono tiranni

in News / by Gian Luca Conti
25/11/2014

Gli addetti ai lavori, quelli che sanno di cosa si parla, in questi giorni sono affannati intorno al tema della neutralità della rete.
E’ un tema senz’altro di grande interesse.
Un tema che ha agitato il Parlamento Europeo e la Federal Communications Commission e che ha una certa rilevanza anche per la Presidenza italiana del Consiglio.
Neutralità della rete significa, nel prisma utilizzato sinora, che coloro che consentono agli utenti finali della rete di accedere alla rete non possono essere discriminati nell’accesso, ovvero che tutti i dati possono correre lungo le infrastrutture di telecomunicazione senza che il traffico sia regolato dando la precedenza agli uni (tipicamente, le applicazioni maggiormente remunerative: cloud, video in pay per view, etc.) in danno degli altri (tipicamente, skype call, video gratuiti, etc.). Read more →

Sciarrada (Il patto del Nazareno, l’accordo con il giullare e il voto segreto)

in News / by Gian Luca Conti
07/11/2014

1 – Ieri, il Parlamento in seduta comune ha eletto uno dei due giudici della Corte costituzionale di nomina parlamentare che mancano dal 12 giugno (data della prima adunanza fissata per questo incombente) superando – parzialmente – uno stallo che ha occupato 20 sedute.

Sul piano meramente politico, questo stallo ha evidenziato tutte le difficoltà del Patto del Nazareno e non casualmente è stato superato parzialmente nel momento in cui Berlusconi e Renzi non hanno trovato una intesa sulla riforma elettorale e Renzi ha ritenuto di inviare un chiaro messaggio di forza e autonomia al suo alleato_avversario.

Su questo piano, quindi, le vere questioni riguardano il futuro dell’azione di governo e del principale (?) partito di opposizione: hanno per oggetto il lento declino del patto del Nazareno e l’emergere di un accordo fra la maggioranza di governo e il movimento 5 Stelle di Grillo sorretto dalla ricerca di un metodo condiviso per le scelte che riguardano l’istituzione degli organi di garanzia costituzionale.

Sul piano costituzionale, invece, le vere questioni, per chi scrive, sono diverse e hanno per oggetto il prestigio della Corte costituzionale e il futuro del bicameralismo, ovvero le sorti, ma sarebbe meglio dire l’intelligenza, dell’attuale progetto di riforma costituzionale. Read more →

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