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la Costituzione ride, ma è una cosa seria close

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Archive for month: Dicembre, 2013

In pratica e sempre schematicamente (Le conseguenze del terremoto costituzionale dal punto di vista delle primarie)

in News / by Gian Luca Conti
09/12/2013

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1 – Ieri, Renzi ha ricevuto una valanga di consensi come segretario del Partito democratico.

Non anche come candidato leader del centrosinistra.

E neppure come effettivo leader dell’attuale maggioranza parlamentare.

In altre parole, le primarie che ieri si sono concluse sono iniziate come il processo di investitura di un leader di partito che sarebbe anche stato il candidato premier in una non lontana competizione elettorale e comunque il whip della maggioranza parlamentare e sono finite con poco più o poco meno di un segretario della Democrazia cristiana ai tempi di Rumor.

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In teoria e dogmaticamente (le conseguenze del terremoto costituzionale)

in News / by Gian Luca Conti
06/12/2013

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1 – Rodotà su Repubblica di oggi argomenta che con il comunicato stampa di annullamento della legge elettorale la Corte costituzionale non ha fatto altro che affermare l’autorità della Costituzione dinanzi a una legge ingiusta e illegittima e che l’unica conseguenza di questo comunicato stampa sarà una nuova legge elettorale.

Non è così.

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In pratica e schematicamente (Le conseguenze del terremoto costituzionale per Capaccioli)

in News / by Gian Luca Conti
05/12/2013

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1 – Gli allievi di Capaccioli ricordano che il loro maestro era solito invitarli ad essere pratici. In pratica, quindi gli effetti dell’annullamento della legge elettorale dovrebbero essere i seguenti.

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Il terremoto costituzionale

in News / by Gian Luca Conti
05/12/2013

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1 – Si è scritto nella immediatezza del comunicato stampa che la sentenza con cui la Corte costituzionale dichiara l’incostituzionalità della legge elettorale 270/2005, il cd. Porcellum, determina almeno due problemi non irrilevanti:

(i) il fatto che siccome della sentenza è possibile individuare gli effetti solo con la lettura della motivazione (nel comunicato stampa si legge: “Le motivazioni saranno rese note con la pubblicazione della sentenza, che avrà luogo nelle prossime settimane e dalla quale dipende la decorrenza dei relativi effetti giuridici“) e la motivazione è stata anticipata dalla lettura del dispositivo sotto forma di comunicato stampa, oggi, siamo senza legge elettorale;

(ii) il procedimento di convalida degli eletti, quantomeno con riferimento a coloro che sono stati eletti con lista bloccata ovvero per mezzo di un premio di maggioranza, ovvero di tutti i membri del Parlamento di cui non sia ancora stata convalidata l’elezione non potrebbe proseguire: le sentenze della Corte costituzionale hanno efficacia ex tunc e rendono non più applicabile, da nessun organo dello Stato e perciò neppure dal Parlamento, le norme dichiarate incostituzionali. Di conseguenza, le Giunte delle elezioni di Camera e Senato, che sono chiamate a verificare la correttezza del procedimento elettorale con riferimento a ciascun elettore, dall’apertura del seggio fino alla proclamazione dell’eletto, non potrebbero proseguire le loro operazioni e nessun membro del Parlamento ne farebbe legittimamente parte.

Queste erano le osservazioni a prima lettura, adesso, però, forse, vale la pena farsi qualche domanda in più sul senso di questa sentenza della Corte costituzionale.

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L’incostituzionalità della legge elettorale: due problemi al volo

in News / by Gian Luca Conti
04/12/2013

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Questo il comunicato stampa della Corte costituzionale:

La Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale delle norme della legge n. 270/2005 che prevedono l’assegnazione di un premio di maggioranza – sia per la Camera dei Deputati che per il Senato della Repubblica – alla lista o alla coalizione di liste che abbiano ottenuto il maggior numero di voti e che non abbiano conseguito, almeno, alla Camera, 340 seggi e, al Senato, il 55% dei seggi assegnati a ciascuna Regione. La Corte ha altresì dichiarato l’illegittimità costituzionale delle norme che stabiliscono la presentazione di liste elettorali “bloccate”, nella parte in cui non consentono all’elettore di esprimere una preferenza. Le motivazioni saranno rese note con la pubblicazione della sentenza, che avrà luogo nelle prossime settimane e dalla quale dipende la decorrenza dei relativi effetti giuridici. Resta fermo che il Parlamento può sempre approvare nuove leggi elettorali, secondo le proprie scelte politiche, nel rispetto dei principi costituzionali.

Quindi oggi sappiamo che la legge elettorale è stata dichiarata incostituzionale, ma non sappiamo perché né in che termini.

Il che equivale a dire che finché la sentenza non sarà pubblicata non abbiamo una legge elettorale.

Non era mai successo.

Nello stesso tempo, sappiamo che la legge elettorale regola la convalida degli eletti, che, forse, non può proseguire.

Il che equivale a dire che non abbiamo neppure un parlamento, perché gran parte dei suoi membri non può essere confermata in carica.

Singolare.

Soprattutto che accada ad opera della Corte costituzionale…

Il 67 di Renzi e la fiduciarizzazione della dialettica interna ai partiti politici ma anche sulla autonomia del Parlamento nella programmazione dei lavori parlamentari

in News / by Gian Luca Conti
03/12/2013

napolitano_letta

1 – Letta si presenterà alle Camere per ottenere la fiducia il prossimo 11 dicembre.

Lo hanno deciso lo stesso Letta e Napolitano in una udienza privata che si è tenuta ieri sera al Quirinale sulla base di una precisa richiesta di Renzi, che aveva sollecitato lo svolgimento di questo dibattito dopo lo svolgimento delle primarie del Partito democratico. Read more →

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