03/05/2011
La lotta contro il nazifascismo, intesi come forme di terrorismo e come crimini contro l'umanità, è terminata con un processo fortemente ambiguo.
Uno dei criminali processati e condannati è stato Carl Schmitt, che sulla sostanza politica di questo processo, sulla sua intima contraddizione rispetto ai principi dello Stato liberale e della democrazia, ha fondato molta della sua riflessione successiva, fino a definire i valori con l'espressione Punto di aggressione e a teorizzare la tirannia degli stessi.
Eppure è stato un processo.
Le democrazie vincitrici hanno voluto celebrare la sostanza della loro vittoria nella forma dell'attuazione del diritto.
Questo processo, non meno della costituzione delle Nazioni Unite, ha segnato simbolicamente la volontà di entrare in una nuova era.
Nell'età in cui i Costituenti hanno potuto sintetizzare l'essenza del nuovo clima internazionale con la formula di cui all'art. 11, Cost.: L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
E' questo il punto di aggressione da cui osservare la morte di Osama Bin Laden.
Un cittadino straniero che altri cittadini stranieri hanno sorpreso nel sonno di una cittadina straniera, aggredito, ucciso, portato a bordo della loro base galleggiante e gettato in mare dopo un funerale militare.
Siamo lontani dal processo di Norimberga.
Molto.
Non c'è stato nessun processo ad Osama Bin Laden.
C'è stata la sua morte, festeggiata ed ostentata.
Ma il punto è quale è la sostanza di un ordine internazionale in cui uno Stato può "legittimamente" colpire ed uccidere coloro che ritiene essere i suoi nemici ovunque si trovino?
Uno Stato, al di fuori di una guerra, può esercitare la sua forza senza ricorrere alle forme della giurisdizione?
La morte di Bin Laden segna non solo la fine dell'età avviata dal Processo di Norimberga, ma anche e soprattutto dei sogni che si erano sviluppati a partire dalla Società delle Nazioni e che l'Organizzazione delle Nazioni Unite sembrava aver reso concreti.