Diventare storici del diritto (A proposito di un decreto legge)
Il consiglio dei ministri di Napoli del 23 maggio 2008 ha approvato un decreto legge, il cui testo non è disponibile come allegato alla conferenza stampa, ma il cui contenuto è stato ampiamente diffuso dal ministro Maroni.
Uno dei contenuti normativi essenziali del decreto legge è l’introduzione di una aggravante speciale per i reati commessi da un clandestino: se un reato è stato commesso da una persona che si è introdotta illegalmente nello Stato (ovvero la cui permanenza nello Stato è divenuta illegale), la pena prevista per questo reato aumenta automaticamente.
I meccanismi che determinano un aumento automatico della pena sono incostituzionali.
Si fondano su una presunzione di pericolosità sociale che è incostituzionale perché determina "una indebita limitazione del potere-dovere del giudice di adeguamento della pena al caso concreto – adeguamento funzionale alla realizzazione dei principi di eguaglianza , di necessaria offensività del reato, di personalità della responsabilità penale e della funzione rieducativa della pena – introducendo un «automatismo sanzionatorio», correlato ad una irrazionale presunzione iuris et de iure di pericolosità sociale" (vedi Corte cost. 30 novembre 2007, n. 409, Id. 192 del 2007).
Sono affermazioni astruse.
Affermazioni che contrastano con l’allarme sociale per i rom che rubano.
I rumeni che lavano i finestrini.
I marocchini che spacciano.
I senegalesi che vendono le borse di Luis Vuitton fatte a Napoli.
Il consiglio dei ministri ha esattamente interpretato questo allarme sociale.
Lo ha trasformato in una pena automatica che cozza con la Costituzione.
Ma è il corpo sociale che cozza con la Costituzione.
Semplicemente.
Trasformando lo studioso della Costituzione in uno storico del diritto.
Non importa.
Se si deve essere storici del diritto, si può ricordare la stele di Calamandrei:
ASILO DI RIFUGIATI
PRESE D’ASSALTO COI LANCIAFIAMME
ARSI VIVI NEL ROGO DEI CASALI
I BAMBINI AVVINGHIATI ALLE MADRI
FOSSE NOTTURNE SCAVATE
DAGLI ASSASSINI IN FUGA
PER NASCONDERVI STRAGI DI TRUCIDATI INNOCENTI
QUESTO VI RIUSCI’
S.TERENZIO BERGIOLA ZERI VINCA
FORNO MOMMIO TRAVERDE S.ANNA S.LEONARDO
SCRIVETE QUESTI NOMI
SON LE VOSTRE VITTORIE
MA ESPUGNARE QUESTE TRINCEE DI MARMO
DI DOVE IL POPOLO APUANO
CAVATORI E PASTORI
E LE LORO DONNE STAFFETTE
TUTTI ARMATI DI FAME E DI LIBERTA’
VI SFIDAVA BEFFARDO DA OGNI CIMA
QUESTO NON VI RIUSCI’
ORA SUL MARE SON TORNATI AL CARICO I VELIERI
E NELLE CAVE I BOATI DELLE MINE
CHIAMAN LAVORO E NON GUERRA
MA QUESTA PACE NON E’ OBLIO
STANNO IN VEDETTA
QUESTE MONTAGNE DECORATE DI MEDAGLIE D’ORO
AL VALORE PARTIGIANO
TAGLIENTI COME LAME
IMMACOLATO BALUARDO SEMPRE ALL’ERTA
CONTRO OGNI RITORNO