Cadono (la Thyssen di Molfetta)
E’ morto anche l’ultimo operaio di Molfetta.
Ad essere cinici, verrebbe da dire: Sfiga, non sarà candidato dal Partito Democratico.
Ad essere realisti, viene da pensare al dibattito sui quotidiani di stamane. Sia Liberazione che Il Secolo d’Italia titolavano sulla inutilità della tragedia della Thyssen: suo malgrado, il governo non ha emanato le nuove norme in materia di sicurezza previste da una recente legge di delegazione.
Ma davvero il problema è un vuoto legislativo?
Forse no.
Le norme in materia di salute e sicurezza dei lavoratori hanno un solo principio generale: il datore di lavoro deve adottare tutte le misure necessarie per evitare che i lavoratori possano subire degli infortuni.
Che i suoi dipendenti possano morire di lavoro.
Non è un principio da poco e dovrebbe essere sufficiente.
Come non è un principio da poco quello che vuole il costo della sicurezza escluso dai ribassi d’asta: la sicurezza non può essere oggetto di un computo economico.
E’ al di sopra di qualsiasi calcolo di convenienza.
No.
Il problema non è un vuoto legislativo.
Forse non è nemmeno in un vuoto di apparati.
Il problema sta nell’art. 1 della Costituzione: L’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro.
Ed il lavoro è il dono di uno spirito maligno, il quale ogni anno chiede un certo numero di vittime.
Proprio come il Minotauro a Creta.
E né Berlusconi, né Veltroni assomigliano a Teseo.