Il comunicato di Pirro
Il comunicato con cui la Corte costituzionale ha dichiarato inammissibile il ricorso proposto dai parlamentari del PD, dal senatore Andrea Marcucci in proprio e quale capogruppo, annuncia una vittoria di Pirro.
La Corte costituzionale si è pronunciata per l’inammissibilità ma ha affermato che i parlamentari possono agire a tutela delle proprie prerogative.
Si è già provato a spiegare perché questo conflitto consiste è l’ultima resa del Parlamento dinanzi all’ultima fortezza.
Due sono le cose che si possono aggiungere.
La prima riguarda il comunicato stampa della Corte costituzionale.
La Corte si è abituata a parlare per mezzo di comunicati stampa. Il linguaggio dei comunicati stampa è profondamente diverso da quello delle sentenze. Le sentenze sono testi destinati alla riflessione, in cui ogni parola è aperta allo studio del suo significato e l’insieme delle parole consentono all’interprete di mettere in discussione le proprie teorie sulla disposizione oggetto del processo costituzionale.
Il giudice che parla solo attraverso le sue sentenze non parla con l’opinione pubblica. Si offre all’opinione pubblica e lascia che l’opinione pubblica sia il giudice supremo, l’ultimo arbitro della correttezza dei suoi pronunciamenti.
I comunicati stampa, invece, orientano la discussione, spiegano il significato di un provvedimento non ancora pubblicato e neppure scritto. Anticipano il dispositivo e ne condizionano la motivazione perché dopo un comunicato stampa la camera di consiglio è obbligata a giustificare il contenuto della propria decisione secondo quanto l’ufficio stampa della Consulta ha già anticipato alla opinione pubblica.
In questo caso, il titolo del comunicato stampa dice già tutto: il PD è stato sconfitto ma in futuro i parlamentari potranno rivolgersi alla Corte per ottenere giustizia nel caso in cui il ritmo delle attività parlamentari affossi le minoranze.
La Corte costituzionale non aveva bisogno di dire che la sconfitta era del PD. Poteva, molto più sobriamente, indicare il ricorrente come Andrea Marcucci + 37, come si sarebbe scritto sulla copertina del fascicolo, o del gruppo parlamentare del PD al Senato.
Invece ha sentito il bisogno di sottolineare che il ricorso del PD era stato dichiarato inammissibile, ovvero che la Corte aveva giudicato sul contenzioso fra due parti politiche: il PD, da una parte, e la maggioranza giallo-verde dall’altra, dando ragione a una delle due.
Il titolo del comunicato stampa non viene direttamente dalla Corte, anche se è difficile immaginare che il giudice relatore, Marta Cartabia non è persona poco attenta ai particolari, o il Presidente non abbiano riletto il comunicato stampa prima della sua diffusione, viene dall’ufficio stampa della Corte e quindi da un giornalista professionista che cura i rapporti fra la Corte e l’opinione pubblica.
Non è il caso di sopravvalutarlo.
Ma è significativo che la Corte abbia trasformato nel titolo un conflitto fra poteri dello Stato avente per oggetto le modalità di esercizio delle prerogative del Presidente del Senato in un conflitto fra soggetti politici.
Da qui, la seconda osservazione.
La Corte costituzionale ha accettato la resa del Parlamento proclamandosi custode dei diritti delle minoranze al punto di poter giudicare sui conflitti politici che hanno per oggetto questi diritti.
Il tramonto degli interna corporis non è solo l’abbandono di un feticcio in favore della vera religione.
E’ soprattutto la certificazione che quella minoranza ha rinunciato a diventare maggioranza perché ha denunciato come illegittimo l’abuso dei diritti che avrebbe potuto rivendicare diventando maggioranza e ha affidato a chi domani sarà minoranza la possibilità di invocare l’ultima fortezza costituzionale a tutela delle proprie prerogative.
Il PD, in questo modo, dopo avere perso la battaglia politica in Parlamento sulla manovra finanziaria del governo, ha messo le basi per essere sconfitto domani, quando tornerà maggioranza, e le opposizioni potranno usare questo precedente per demolire i provvedimenti approvati con la disinvoltura che le torsioni degli interna corporis ci hanno abituati a considerare parte essenziale della tattica parlamentare di maggioranza.
E il comunicato stampa della Corte annuncia una vittoria di Pirro.