• Follow us on Twitter
  • Join our Facebook Group
  • RSS
la Costituzione ride, ma è una cosa seria close

JusBox

  • Improptus
  • il sofà di mezzanotte
  • Request for comments
  • Hangout

Impromptus

Nessuna preoccupazione costituzionale?

in News / by Gian Luca Conti
11/02/2014

2012-12-ipad-162-0

Le indiscrezioni sul nuovo libro di Allan Friedman sono molto più accattivanti di quelle che potrebbe suscitare un intervento di Milton Friedman.

Riguardano il ruolo del Capo dello Stato nella caduta del Governo Berlusconi.

Il Presidente della Repubblica sulle colonne del Corriere della Sera opportunamente ricorda che è stato il Parlamento a non approvare (l’8 novembre 2011) il rendiconto generale dello Stato, inducendo Berlusconi alle dimissioni che furono subito certificate come irrevocabili seppur posticipate all’approvazione della legge di stabilità.

Tutto questo è molto vero.

Ma è altrettanto vero che il “brillante pubblicista” (la definizione è del Capo dello Stato) dà conto di una pluralità di contatti del Presidente della Repubblica con Monti ben prima della sua nomina a senatore a vita o del suo incarico di Presidente del Consiglio dei Ministri.

Esattamente come dà conto di un piano per la crescita dell’Italia che il Presidente della Repubblica avrebbe informalmente commissionato a un banchiere molto attento alle sorti del paese (Passera, all’epoca amministratore di Banca Intesa) e che contiene misure draconiane, come una imposta patrimoniale del 2%, l’aumento dell’Iva al 23%, etc., misure che sono assai lontane da un’idea di indirizzo politico costituzionale, che vorrebbe la discrezionalità del Capo dello Stato agganciata al bisogno di ricondurre il dialogo fra le forze politiche nel disegno assiologico disegnato dalla Costituzione.

La verità è che il Presidente della Repubblica, indipendentemente dal merito della vicenda, sta facendo politica e che la politica del Presidente della Repubblica si sta sovrapponendo alla centralità del Parlamento.

La differenza fra queste due politiche è che il metodo parlamentare si fonda sulla pubblicità, è un processo in cui la legittimazione delle scelte pubbliche è perseguita attraverso la loro discussione in pubblico, nel quale l’arte di far credere, come la Harendt definiva la politica, è disegnata dalla teatralità della discussione.

Al contrario, il Presidente della Repubblica nel suo intervento sul Corriere della Sera rivendica la naturale riservatezza che dovrebbe circondare l’esercizio delle sue attribuzioni e cita Corte cost. 1/2013, su cui non poco, anche in queste pagine si è scritto.

La riservatezza delle conversazioni del Capo dello Stato ha sicuramente il tono di un valore costituzionale, ma è un valore costituzionale in cui il Capo dello Stato è lontano dalla politica, è il moderatore del discorso politico che altri conducono, nella teatralità dei luoghi a ciò deputati, e opera al fine di assicurare che la trama dei valori su cui si fonda il tessuto costituzionale non venga alterata.

Perde, invece, il valore e diventa una vera e propria preoccupazione costituzionale quando serve a coprire un discorso apertamente politico, come la decisione di introdurre una imposta patrimoniale o di aumentare l’Iva.

In altre parole, non basta dire: se erano conversazioni riservate, allora non ci si deve preoccupare (Azzariti in una intervista a Radio Popolare di questa mattina), ma si deve vedere se il Capo dello Stato esprime in forma riservata quello che davvero può essere espresso in confidenza.

Altrimenti, finisce per ricordare quegli avvocati che usano la formula “riservato e confidenziale” non per formulare proposte transattive ma per lanciare invettive contro il collega o il cliente del collega, nella tranquillità di scrittura che offre la coscienza della sua non producibilità in giudizio.

Tags: 55, 90, 92
← Chi ha pestato la merda?
Il “connubio” e le riforme costituzionali nella questione di fiducia →
Related Posts
L’idea commissariale della revisione costitu...
Silenzi impenetrabili (Capo dello Stato e procura ...
Democracy italian style (Ancora su Corte cost. 1/2...
Il Senato nella ghigliottina
Popular
  • Primarie e democrazia interna dei partiti: per cosa sono...25/11/2012 - 22:26
  • Ilva Hangout – Call to the arms18/12/2012 - 18:19
  • Aborto libero per non morire03/01/2008 - 12:20
Recent
  • Morire in Toscana o in Puglia? (Non si risolve il tribaco...07/02/2025 - 17:57
  • Il pubblico ministero di Calamandrei (A proposito di separazione...26/01/2025 - 11:41
  • Profumo di Sangiuliano04/09/2024 - 18:36
Comments
  • Marco AntoniottiQueste sono sottigliezze che i più perdono e gli "ordinari...29/09/2017 - 14:24 by Marco Antoniotti
  • glcontiUn maestro è una persona che ha l'autorevolezza per formare...29/09/2017 - 13:49 by glconti
  • Marco Antoniotti"Ha investito tutta la sua energia intellettuale seguendo...29/09/2017 - 13:31 by Marco Antoniotti
Tags
1 2 3 8 13 17 19 20 21 24 27 32 48 49 51 55 56 57 58 62 63 64 65 66 67 68 70 72 81 82 83 85 87 88 90 92 94 95 96 97 117 118 134 138 139

Ultimi argomenti

  • Democracy Crunch20/11/2012 - 12:30
  • Apologo Freddo20/11/2012 - 12:00
  • Six Pack20/11/2012 - 11:30
  • La Prima Volta Del Parla. UE20/11/2012 - 11:00
  • Rafforzare La Ownership…20/11/2012 - 10:30
  • Consolidare 1466 / 199720/11/2012 - 10:00
  • Le Sanzioni20/11/2012 - 09:30
  • A Markers Drived Policy…20/11/2012 - 09:00
  • La Parte Dissuasiva Del PSC20/11/2012 - 08:30

Ultimi Tweets

  • https://t.co/f3p1xGFuox Se Rousseau vota Draghi, M5S si divide e Meloni non è più sola per Copasir etc. 13:09:42 12 Febbraio 2021

SEZIONE

  • Impromptus
  • Il sofà di mezzanotte
  • Request for comments
  • Hangout

Categorie

  • News
  • profstanco
  • Senza categoria

Archivi Impromptus

Per collaborare con Jusbox o per informazioni

Contattaci

On board

Staff
© Copyright - JusBox - Wordpress Theme by Kriesi.at