27/11/2012

La Corte costituzionale nell’interpretare l’art. 98 comma 3 Cost. ha precisato che i giudici non possono né iscriversi né partecipare in modo sistematico e continuativo alla vita di un partito politico (sent. n. 224 del 2009).

Mi domando quindi se sia legittimo che i magistrati abbiano partecipato e partecipino la prossima settimana  alle primarie di coalizione del centrosinistra che prevedevano una previa adesione al programma indicato da tali partiti nonché una sottoscrizione di una carta d’intenti

Qualora si ritenga che la formulazione dell’adesione all’appello non consentisse al magistrato di partecipare in quanto valutabile come partecipazione alla vita di un partito, si può di conseguenza ritenere che l’appello/adesione sia stato se non uno strumento formulato in modo illegittimo, comunque limitativo della possibilità di alcuni cittadini di partecipare ad un’attività preventiva e condizionante il diritto di voto?

 si può ritenere che l’appello/adesione sia stato se non uno strumento formulato in modo illegittimo, comunque limitativo della possibilità di alcuni cittadini di partecipare ad un’attività preventiva e condizionante il diritto di voto?

 In definitiva tre sono i problemi: 1) il presupposto della partecipazione alle primarie era una dichiarazione di adesione ad un’attività di partito. Di per sè questo strumento doveva essere considerato illegittimo? 2) la condizione alla partecipazione, così come formulata, determina il divieto per i magistrati di partecipare? 3) è compito del CSM controllare, verificare ed eventualmente prendere provvedimenti disciplinari nei confronti dei magistrati che hanno partecipato?

Il vizio di fondo, a mio avviso, è stato l’introduzione della formale sottoscrizione dell’appello di sostegno alla Coalizione di centro sinistra, adesione questa che ha indotto alcuni magistrati, diciamo così, “più scrupolosi” ad astenersi dal partecipare alle primarie, vedendosi così limitati nell’esercizio di un’attività  strettamente connessa al diritto di voto.

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